23 giugno 2015

Nocino, 23-24 giugno notte magica tra falò, erbe e fiori







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Siamo arrivati alla notte magica del 23 giungo, la notte di San Giovanni Battista: una notte che da secoli è ricca di riti, di credenze popolari, di leggende, di tradizioni, tra sacro e profano.....la notte delle streghe che si riunivano intorno ad una pianta di noce per celebrare i loro riti e preparare filtri d'amore; la notte dove vengono raccolte erbe e fiori per preparare l'acqua di San Giovanni che, lasciate a macerare sotto la rugiada di questa notte, veniva usata dalla donne per lavarsi, come elisir di bellezza e per allontanare le malattie.
La notte in cui venivano raccolte le noci per preparare il nocino (liquore aromatico tipico italiano):
le noci venivano raccolte da una vergine che, a piedi nudi, si arrampicava sull'albero è sceglieva le noci più belle e sane, staccandole con le mani senza danneggiare il guscio tenero. Le noci venivano lasciate tutta la notte sotto la rugiada ed, allo spuntare del giorno, le donne le mettevano in infusione.....questo è il periodo perfetto: quando il frutto non è ancora maturo ed il mallo è verde e tenero, da poter essere tagliato facilmente. La tradizione chiede che non vengano usati utensili di metallo, che andrebbero ad intaccare le sue proprietà, ossidandoli e appassendoli prima.
E fino a qui sono tutti d'accordo, mentre per i quantitativi e la preparazione ognuno ha il suo da dire.....Vi racconto come ho fatto io:

Noci verdi 31-33 (devono essere dispari); alcool 95° 1 litro; cannella 1 pezzetto di stecca; chiodi di garofano 10 circa; zucchero 500 gr.



Dopo aver tagliato le noci, con l'aiuto di un coltello in ceramica, le pesteremo leggermente in un mortaio di legno o di pietra prima di metterle in un contenitore di vetro in cui verseremo l'alcool e ci aggiungeremo la cannella ed i chiodi di garofano. Volendo si può aggiungere della scorza di limone.
Chiudiamo molto bene il barattolo, agitiamo e lo sistemiamo in un luogo buio per 4o giorni, ricordandoci di agitarlo tutti i giorni.
Il 3 agosto filtreremo il liquore e ci aggiungeremo uno sciroppo preparato con 500 gr.di zucchero e 300 gr. di acqua calda. Mischiamo bene ed imbottigliamo in bottiglie scure lasciando riposare ancora al buio fino al 3 novembre.

Se poi credete alle vecchie superstizioni e avete voglia di fare una passeggiata nei campi raccogliete un mazzetto di erba di San Giovanni, meglio conosciuta come iperico, per tenere lontano gli spiriti maligni; mentre contro le sventure raccogliete 24 spighe di grano e conservatele per un anno e.......
buona danza sotto la luna crescente!!!!!

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