28 maggio 2014

Orti urbani a Basilea - Svizzera



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Se vi siete chiesti il perché di questo (non così lungo) silenzio, vi rispondo, molto dettagliatamente, raccontandovi che sono stata curiosando negli orti altrui, e non solo negli orti! Sono stata a trascorrere dei giorni in Svizzera, e precisamente a Basilea,.....avrei tanto da raccontare, pero mi limiterò a dirvi che, mentre percorrevamo l'autostrada prima di arrivare alla destinazione finale, ammirando il paesaggio, le case, gli allevamenti di pecore e di mucche, ad un certo punto ho pensato che sarebbero spuntati fuori, correndo in mezzo a quei prati, Heidi e Peter .......

E' sorprendente, guardando in altri dintorni ben lontani, come uno si senta completamente in un'altro mondo e come ogni dettaglio possa chiamare l'attenzione.

Naturalmente era impossibile, mentre attraversavamo città e paesini, non lasciarmi sorprendere da quel susseguirsi di varie zone coltivate.....  
La mia curiosità riuscì a trovare tranquillità solo dopo aver girovagato in uno dei tanti orti urbani comunitari, è scontato dire che mi sono sentita come a casa mia, perché se è vero che di differenze ce ne erano a milioni...però i finocchi erano finocchi!!, come era identico quell'amore di coltivare ognuno le proprie passioni; lo stesso impegno di continuare a creare degli angoli personali dove crescere; lo stesso rispetto per l'ambiente e per la propria terra; tutto identico.......al di là di ogni diversità.

Superato il primo impatto davanti al cancello principale, dove mi è sembrato che non ci fossero divieti di ingresso (non capisco una parola di tedesco e gli svizzeri, da parte loro, sono molto ligi!) mi son fatta coraggio e sono entrata....      


era ancora presto, cosi ho potuto percorrere ogni angolo in un solitario silenzio....
Incredibile la precisione e la cura: ogni lotto ben delimitato dalle stradine con i suoi numeri civici; dove alcune casette per gli attrezzi le hanno trasformate in vere case con i suoi cancelli individuali e dove molti altri hanno esposto le bandiere di appartenenza...

 Mi sono inoltrata in ogni orto individuale ammirando la diversità tra loro; comparandoli con i miei sistemi di coltivazione e con quelle abitudini che comparto "le compostiere", con i sistemi che ho visto solo in altri siti o blog "le casette per gli insetti" e scoprendo novità molto originali e moderne "le canne per i pomodori"......  


E senza rendermene conto le ore erano passate e tutto l'orto si era riempito di vita e di attività: arrivando tutti rigorosamente in bicicletta ed in un silenzio solo nordico!!!!
Ho avuto la fortuna di incontrare una signora portoghesa molto gentile, credo che abbiamo riconosciuto di essere latine!, che mi ha fatto visitare il suo orto e la sua casa, raccontandomi che, i comuni svizzeri, mettono a disposizione dei pensionati, ad un prezzo irrisorio i terreni incolti facendoli poi pagare solo il consumo dell'acqua che utilizzano, in cambio loro tengono pulite zone poco decentrate. 
Teresa mi raccontava come avesse scoperto un mondo nuovo, di sentirsi molto produttiva ed energica e di come le sue giornate fossero meno tristi.....Mi diceva, che la domenica l'orto si trasforma in un brulicare di persone che lavorano, pranzano e trascorrono l'intera giornata in compagnia.

E questa è un'altra realtà che dimostra quanto bisogno abbiamo di tornare ad una vita sempre più umana......o al meno io l'ho sentita e l'ho vissuta così.....respirando a pieni polmoni l'aria di casa mia in una terra lontana!



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