Medicine naturali è molto indietro, e non parliamo di altre pagine dove non sono ancora riuscita a scrivere niente...... pazientate gente, pazientate.....
Intanto oggi, dove ancora si hanno le foglie nelle piante di carciofi, vediamo cosa si può fare con loro, perché, è si vero che mangiamo il fiore di questo ortaggio, ma non devono essere trascurate ne le foglie ne le radici:
Il carciofo è un ortaggio dalle molteplici virtù ed è efficace contro numerosi disturbi, in particolare dell'apparato digerente....famosissimo e molto conosciuto il liquore italiano digestivo che prende il nome proprio da questa pianta: Cynara scolymus..
Sono proprio le sostanze amare di questa pianta che hanno in sé tutte le proprietà utili, da usare in forma di decotto, come trattamento preventivo per chi ha problemi di insufficienza epatica o renale; calcoli biliari; nei casi di valori alti nel sangue di colesterolo; eccesso di urea; gotta.
Non scordiamoci che i carciofi hanno una buona quantità di calcio, di magnesio, di potassio e di ferro, oltre a essre ricco di fibre ottime per regolare il nostro intestino.
Come esperienza personale e familiare vi posso raccontare che l'ho utilizzato anche nei problemi di glicemia alta, naturalmente, nei valori alti, sempre come supporto alla cura tradizionale; come depurazione dell'organismo ed in fine come discreto effetto dimagrante (naturalmente stando attente a quello che vi mangiate!!) essendo un ottimo diuretico.
Per preparare il decotto vi occorrono all'incirca 5-6 foglie fresche (spero che si capisca la grandezza delle foglie dalla foto; nel caso contrario vi dico che sono medie!) che metterete in una pentola con 1½ litro d'acqua fredda. Portate ad ebollizione e lasciate bollire per 5 minuti, spegnete il fuoco e fate riposare per 10 minuti, filtrate e bevetene tre bicchieri dopo i pasti (colazione, pranzo e cena) per almeno una decina di giorni. Visto il caldo potete mettere il decotto dentro una bottiglia da conservare in frigo.
Ho sentito chi utilizza le foglie secche nella proporzione di 1-2 cucchiaini in una tazza di acqua fredda, sempre eseguendo la stessa procedura di prima; pero, personalmente, non so dirvi il risultato.
Per chi ha fastidi di artrite o reumatici può ricorrere all'uso delle radici: per ogni litro d'acqua useremo 30 gr. di radice di carciofo, portandoli ad ebollizione e lasciate bollire per 5-7 minuti. Far riposare per 10 minuti filtare e bere lontano dai pasti per al meno due-tre settimane.
Un'attenzione particolare, per quanto riguarda il carciofo in sé, va tenuta da parte delle donne che allattano: il carciofo va mangiato con molta moderazione; dato che la sua sostanza renderà il latte amaro, meno fluido e abbondante!
Come sempre vi dico che, per fare questa pagina, aspetto anche i vostri "rimedi della nonna".........
ALL'OPERA!!!!
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