Vi sembro così tranquilla, standogli vicino, perché il nido ormai è libero anche se lo stesso ci siamo avvicinati con molta cautela... no si sa mai!!
E' stato sorprendette vedere come l'involucro esterno crebbe nel giro di pochi giorni, per poi osservare un'orda ronzante che entrava ed usciva in continuazione dalla parte inferiore del nido.
Allora sono andata alla ricerca di informazioni ed ho scoperto che, per la sua costruzione usano della corteccia verde e tenera di varie piante che il calabrone va impastando con la sua saliva e leviga a lungo con le mandibole....No, questo non sono riuscita a vederlo, anzi, se posso essere sincera non ho avuto nessuna intenzione di avvicinarmi così tanto per vederli all'opera!!
L'unica cosa che ho visto era del liquido scuro che usciva spesso da questa apertura
La curiosità di vedere il suo interno è stata molto forte e, tra due diversi stati d'animo, sono riuscita a placarla.
E' spettacolare vedere la perfezione con cui hanno realizzato le celle.
Internamente al nido vi erano cinque strati (piani) di celle, dalle misure in decrescendo, separati ognuno da dei pilastri sottili. In ogni cella la femmina fecondatrice ha depositato un uovo, ha nutrito le larve e nel giro di circa 28 giorni erano già attive delle nuove operaie.
So che lasciando lì questo nido ho una grandissima possibilità che venga ripopolato tra diversi giorni ...... solo che rientro nella categoria degli umani; di quelli umani che abbiamo tanta paura di ciò che non capiamo, che finiamo credendo che ci potrebbe fare del male.
Mi chiedo .......
hanno fatto tanto lavoro per niente!!??
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