3 febbraio 2014

come si comunicava nei tempi passati



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Settimane fa, come vi ho già raccontato, per un'abbondante nevicata, siamo rimasti due giorni senza luce, senza riscaldamento e senza telefono. Adesso, per altri motivi, per più di due settimane, siamo rimasti senza telefono ne internet.
Naturalmente non è mia intenzione utilizzare questo sito per le mie lamentele o per dei reclami; voglio solo condividere quei ricordi che sono venuti a galla, ( che son passati nella mia mente solo nei momenti di calma interiore!!); perchè è proprio in queste situazioni che uno pensa a come si viveva neanche troppi anni fa.....
Il telefono non lo aveva quasi nessuno a casa ed in quelle rare occasioni dove c'era il bisogno di comunicare con qualcuno, per chiamarlo, era normale andare con i gettoni ad uno dei telefoni pubblici che si trovavano per le strade.......ma se volevi parlare, veramente con una persona, la cosa più normale da fare era di andare a trovarla a casa sua!

    







In occasioni ancora molto più rare, per poter ascoltare la voce dei familiari che si trovavano in altri posti nel mondo, si andava al Posto telefonico pubblico, di norma ce ne era uno solo in pieno centro nelle città principali: bisognava fare delle lunghe file, come prima cosa bisognava comunicare all'impiegata il paese ed il numero di telefono che si desiderava chiamare, dopo si aspettava un bel pò, prima che riuscissero ad ottenere la comunicazione, e nel momento che questo succedeva, quando tu non te lo aspettavi più, dicevano al microfono: " Argentina è in linea, cabina n°..." vedevi che si illuminava l'interno della cabina e lì andavi correndo con il cuore che batteva forte....Le chiamate erano molto corte, visto che il costo era molto alto e si riusciva solo a chiedere come stavano e si ripeteva di quanta nostalgia uno avesse. 
A quei tempi le poste avevano un gran da fare fra tutte le lettere e cartoline che si spedivano da una città ad un'altra, da un paese ad un'altro......Tutti i giorni si aspettava il postino, lui ti conosceva molto bene e sapeva che aspettavi dietro le finestre; molte volte ti faceva cenno da lontano, per avvertirti che c'era posta per te.....che emozione quando ti consegnava più di una lettera, e dallo spessore della busta già sapevi se era una di quelle lettere lunghe dove ti raccontavano tutto quello che era successo in quelle settimane di silenzio......una lettera impiegava 15 giorni per attraversare l'oceano ed arrivare a casa tua!!!!
 E nei giorni a seguire, oltre a leggere e rileggere quei fogli sottili, uno si sedeva con tutto il tempo possibile per rispondere a tutta la corrispondenza.




E che dire dei bellissimi francobolli che decoravano le buste? Un aspetto da non sottovalutare assolutamente: " la filatelia"; ogni francobollo rappresenta un pezzo di storia, di geografia, di arte, di flora, di fauna, di anniversari e di accadimenti.... Ancora conservo l'abitudine, appena vedo una lettera, di guardare come prima cosa il francobollo....

Sembra così lontano tutto, come se fosse un argomento letto, in qualche libro di storia, nei tempi della scuola.......

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