6 aprile 2017

uova di pasqua bicolore farcito con gelato dulce de leche e torta



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Nelle case abruzzesi vi é un fermento di preparativi per Pasqua, dove non mancano i fiadoni, le colombe, le pupe ed i cavalli.



Io in questo tema sono rimasta ancorata alla tradizione dell'uovo di cioccolata che, una volta scoperto che si può facilmente preparare in casa, ho trasformato in contenitore vuoto da farcire in mille modi....
Oggi voglio dare un tocco argentino con il dulce de leche e un tocco abruzzese, senza voler fare assolutamente nessuna pubblicità, ma solo per riciclarla, sbriciolando la Conca con mandorle e cioccolato, dolce che si trova in commercio.
Tutti gli ingredienti che ci servono sono:

uova di cioccolato bicolore 1; gelato alla stracciatella 250-300 gr; La Conca o dolce alle mandorle e cioccolato 4-5 fette spesse; dulce de leche.


Un'unica precisazione, se non volete preparare voi l'uovo di cioccolato potete benissimo ottenere lo stesso risultato con un uovo comprato e, con l'aiuto di un coltello al quale avrete riscaldato la lama, tagliarlo a metà.
A quel punto vi basterà sciogliere 200 gr di cioccolato bianco ed, una volta tolto dal fuoco, aggiungere 100 gr di kit kat bianco tagliuzzati, girare e versare dentro l'uovo di cioccolato, ottenendo così l'uovo bicolore! .

Adesso siamo pronti per farcirlo:
Prima di tutto spalmiamo tutto l'interno con del dulce de leche; poi spolveriamo con due- tre fette di Conca sbriciolate che si attaccheranno alle pareti. Riempiamo fino al orlo con il gelato alla stracciatella


e per finire ricopriamo la superficie con La Conca sbriciolata.
Portiamo in congelatore per almeno due ore prima di servire tagliandolo a fette........ a me non hanno dato il tempo di farle neanche una foto e.....

Se vi state chiedendo perché è stato dato il nome La Conca a questo dolce la risposta è semplice: perché le hanno dato la forma della tradizionale anfora abruzzese, chiamata conca, con cui le donne andavano a raccogliere l'acqua alla fontana.
La conca abruzzese è fatta in rame ed ha una forma particolare: risalendo dal fondo concavo si restringe notevolmente per poi riallargarsi all'imboccatura.

La conca piena d'acqua era portata a casa dalle donne che la tenevano in equilibrio sulla testa, dove prima vi avevano appoggiato un panno avvolto circolarmente per fare da base alla conca e......

sarà per questo che dicono che le donne Abruzzesi hanno la "capa tosta" ?? !! 

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